Una recente ricerca genetica pubblicata sul Journal of Heredity ha
fatto luce sul fatto che le relazioni familiari giocano un ruolo
fondamentale negli spiaggiamenti, spesso fatali per individui altrimenti
sani.
In
questo scenario, lo spiaggiamento di una o un paio di balene, a causa
di malattia o di disorientamento, innesca una reazione a catena in cui individui sani
vengono intrappolati nell'acqua bassa nel tentativo di
sostenere i loro familiari.
In
questo studio sono stati analizzati i dati genetici per descrivere la
parentela degli individui di Globicefali coinvolti negli spiaggiamenti di
massa in Nuova Zelanda e Tasmania. Il più grande di questi spiaggiamenti
comprendeva più di 150 esemplari, tutti
morti.
Lo
studio ha trovato che i gruppi spiaggiati non sono necessariamente
membri di una unica famiglia allargata, contraddicendo l'ipotesi che i
gruppi sociali discendano tutti da una unica madre ancestrale.
I Globicefali sono le specie più comuni negli spiaggiamenti di massa e a lungo è stata assunta
l'ipotesi che fossero legati all'organizzazione sociale della specie.
Studi precedenti hanno dimostrato che i Globicefali hanno una
organizzazione sociale matrilineare, in cui né i maschi né le femmine si
allontano dal gruppo in cui sono
nati.
La cosa più sorprendente è stata la prova dell'assenza delle "madri" per molti piccoli spiaggiati.
Diversi
scenari potrebbero spiegare questa assenza, compresi l'interruzione dei
legami sociali tra i parenti prima di spiaggiamenti reali, o che la
separazione possa essere un fattore che contribuisce agli spiaggiamenti,
piuttosto che una semplice conseguenza.
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